
Un raggio di sole entra dalla porta/finestra. La notte è passata, è mattino presto, ancora molto assonnati Sergio si alza, io rimango ancora 5 minuti a letto, con gli occhi ancora semichiusi usciamo nel cortile, è dicembre ma non curanti della temperatura, con addosso giusto una t-shirt facciamo il giro dello stabile ed entriamo in una grande stanza. Indubbiamente l'ordine non la fà da padrona, mi ritrovo davanti ad una cucina alquanto fatiscente ed un secchiaio pieno fino all'orlo, scorgo un'altra stanza dove c'è un grande tavolo di legno. Good Morning, Bounjour salutiamo persone mai viste, sono ragazzi più giovani, chi stà bevendo la sua tazza di caffè non certo italiano, chi davanti ai fornelli si scalda il latte. Conquistato il nostro fornello, si questa è la parola giusta,ci facciamo una specie di caffelatte, pane, marmellata, cioccolato questa è la nostra colazione, seduti in quella stanza, più che parlare ognuno di noi raccoglie pensieri, alcune parole sono solo suoni. Non sono teso, ne nervoso ma sicuramente curioso voglioso di inziare questa giornata così diversa dal solito. Puliamo e siamo pronti. Tornati alla nostra camera preparo il mio zaino con le macchine fotografiche, Sergio si mette una tuta questa mattina si và in palestra c'è la preparazione atletica. Siamo pronti Paul bussa alla nostra porta il furgone bianco è acceso, la nostra giornata inizia sotto uno splendido sole ed un terso cielo blu.
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