
Finalmente arrivati, finalmente scendo, il ragazzo in giallo come una boa in mezzo al mare mi ridà vitalità e la sua voce in italiano mi fà sentire meno spaesato, in un posto dove non conosco. Una grande vetrata davanti a noi, entriamo in una prima sala, aldilà di una seconda grande vetrata c'è un'immensa sala bianca con dei tavoli. A sedere scorgo una figura scura, i miei occhi riprendono lucidità dopo tanta stanchezza, quella figura seduta si volta, un grande sorriso e due occhi pieni di entusiasmo e felicità mi abbracciano, è Sergio. Sono passati pochi secondi e sono già proiettato in una nuova dimensione, sono al CEM, ho aperto il mio portatile, controllo la posta, scambio due parole con i presenti, mi sento a casa, di fianco a persone che parlano inglese e francese, mi sento quasi stranamente a mio agio. Fino a pochi istanti fà ero stanco e spaesato, un'aria nuova passa attraverso i miei polmoni. Di li a poco ce ne andiamo, mi rimetto in macchina e seguo il furgone bianco con la scritta Bologna in Oceano come un faro nella notte. Dopo alcuni minuti arriviamo ai nostri alloggi, una piccola stanza quasi spoglia, ma densa di pensieri che diventa ben presto la nostra piccola base. Stanchi, ma felici appoggiamo la testa sul cuscino, i nostri pensieri sono la nostra cantilena, domani sarà una grande giornata.
Nessun commento:
Posta un commento