Nemmeno il tempo di salire, Paul mi indica una corda a cui tenermi stretto molto stretto. Appoggio lo zaino, in una mano tengo la macchina fotografica, con l'altra tengo stretta la corda. I muscoli sono in tensione, le gambe sono piegate per ammortizzare i salti del gommone, schizziamo via a velocità folle a stento riesco a tenere gli occhi aperti, l'aria fredda taglia il mio volto l'acqua salata fà il resto. Bruscamente ci fermiamo, quasi cado in acqua, ma non c'è tempo, impugno a due a mani la macchina fotografica e mi sporgo dal gommone, gli schizzi aumentano le onde mi vengono a baciare ma io continuo a scattare mentre Sergio straorza. Pochi istanti si riparte, sembra di cavalcare un toro, e via così le ore passano ed ormai sono stremato le gambe mi reggono a fatica ma continuo a fotografare non mi importa della fatica, la soddisfazzione e lo spettacolo sono grande energia che mi ricaricano, ogni tanto dalla mia testa passa il pensiero riusciro a reggere fino a sera……… ?
domenica 31 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (13)
Nemmeno il tempo di salire, Paul mi indica una corda a cui tenermi stretto molto stretto. Appoggio lo zaino, in una mano tengo la macchina fotografica, con l'altra tengo stretta la corda. I muscoli sono in tensione, le gambe sono piegate per ammortizzare i salti del gommone, schizziamo via a velocità folle a stento riesco a tenere gli occhi aperti, l'aria fredda taglia il mio volto l'acqua salata fà il resto. Bruscamente ci fermiamo, quasi cado in acqua, ma non c'è tempo, impugno a due a mani la macchina fotografica e mi sporgo dal gommone, gli schizzi aumentano le onde mi vengono a baciare ma io continuo a scattare mentre Sergio straorza. Pochi istanti si riparte, sembra di cavalcare un toro, e via così le ore passano ed ormai sono stremato le gambe mi reggono a fatica ma continuo a fotografare non mi importa della fatica, la soddisfazzione e lo spettacolo sono grande energia che mi ricaricano, ogni tanto dalla mia testa passa il pensiero riusciro a reggere fino a sera……… ?
giovedì 28 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (12)
Ed eccomi qua per la prima volta a navigare a vela. Senzazione fantastica, vento sole schizzi di acqua salata, sono pervaso da grandi emozioni. Non c'è tempo per pensare, ogni istante è fatto di azione, le vele, le cime, continuamente mi sposto da un parte all'altra per non cadere in acqua, senzazione strana la barca piegata a 45 gradi, ora capisco meglio le immagini in tv dei mostri sacri dell'America's Cup. Il rumore delle onde è forte infrante dalla barca. Forti scossoni, le mani stringono forte, e i piedi ben saldi. Il vento è freddo, l'acqua salata sulla faccia è dicembre ma questa senzazione di potere è immensa anche se siamo solo un piccolo ed inesistente puntino in mezzo al mare. Paul si avvicina alla barca di Sergio ed io passo sul gommone è ora di fare qualche foto, ma non posso immaginare quello che mi aspetta.
lunedì 25 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (11)

Mentre gli skipper ascoltano Paul io vado nella sala affianco e comodamente seduto su un divanetto con vista fronte mare sfoglio qualche rivista di vela. La lezione finisce in fretta gli skipper escono dalla sala riunioni, siamo pronti ci infiliamo saloppette, giacca a vento e stivali di gomma finalmente si esce in mare. Forse un po' goffamente mi accingo ad andare in banchina, devo abituarmi a questo nuovo abbigliamento. Giornata stupenda, sole meraviglioso, tira anche un buon vento è il giorno ideale per andare a vela. I preparativi fervono finalmente salgo sulla barca di Sergio, certo tutto questo dondolare è strano penso che mi abituerò presto però, aiuto Sergio per quanto posso, vedo l'interno della sua barca, indubbiamente diversa da quelle da crociera comode e lussuose. E' un susseguirsi di emozioni ed esperienze nuove, sono completamente catapultato in nuovo mondo, mi ci trovo molto bene, l'impaccio iniziale è passato ed ormai mi muovo con disinvoltura. La barca è pronta, mollo le cime, si parte finalmente usciamo dal porto è ora di issare le vele.
sabato 23 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (10)
Ci rimettiamo in marcia, verso il club. Mentre Paul e gli altri ragazzi vanno direttamente, io e Sergio facciamo una piccola deviazione per la città passando per una zona incantevole piena di villette, La Grande Motte è indubbiamente una città da vacanza tanto incantevole ma in questo periodo quasi deserta, ma tutto ciò ci fà apprezzare meglio ciò che ci circonda. Finalmente arrivati, eccoci di nuovo davanti a quelle vetrate di ieri sera che davano sulle sale bianche, ma oggi lo scenario è ben diverso, oltre le sale bianche ieri sera si intravedeva uno scenario nero, ma oggi con grande sorpresa tutto è cambiato, il sole ci illumina su una splendida e selvaggia spiaggia, con piccole dune ed alcuni cespugli e in fondo eccolo là il mare così luccicante e tranquillo che ci invita ad andare…….. ma basta fantasticare Paul ci richiama all'ordine è l'ora della lezione. Ci sediamo in religioso silenzio il mare ci chiama e noi non lo faremo attendere ancora per molto.
venerdì 22 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (9)
I fenicotteri rosa ormai alle spalle, lasciano spazio ad un nuovo paesaggio altrettanto incantevole, sono passati solo alcuni minuti, ma il paesaggio di fronte ai nostri occhi è completamente cambiato alla nostra destra a pochi passi dalla strada, i riflessi del sole sul mare sembrano tante piccole luci, sull'altro lato la nostra meta, verde verde tanto verde, uno splendido ed immenso parco dove è sito un campo da golf. Prati perfettamente tagliati, di un colore verde brillante, persone eleganti passeggiano tirandosi a se il loro carrello. Siamo arrivati la nostra palestra è all'interno di questo bellissimo posto, una pace quasi surreale ci pervade. Mentre Sergio con fatica e sudore si accinge alla sua preparazione atletica insieme ad altri skipper, accanto alcuni signori di dubbia età, sicuramente soci, ci guardano con interesse, io mi accingo a cogliere qualche scatto, sono i primi a documentare questi giorni insieme a Sergio. Di li a poco esco e decido di sedermi su una panchina accarezzato da uno splendido sole, ammirando un paesaggio quasi fiabesco. Il tempo scorre veloce è ora di ritornare al club, è l'ora della teoria.
giovedì 21 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (8)
La giornata finalmente inizia, comincia la nostra nuova avventura, Paul Sergio e Giacomo salgono sul furgone bianco, salgo in macchina e li seguo. Indubbiamente oggi i miei occhi vedono cose ben diverse da ieri sera. Abbandonata la stanchezza e pieno solo di entusiasmo percorriamo queste lunghe strade, i semafori che ieri sera hanno illuminato il nostro arrivo questa mattina sono appena visibili, il sole splende su questa meravigliosa città, aiuole verde smeraldo piene di fiori di tutti i colori, il cielo di un blu talmente intenso che quasi non ricordavo esistesse e l'aria fresca pulita e cristallina, sembra assurdo ma è dicembre le nebbie e l'umidità del viaggio sembrano solo un lontano ricordo. Percorriamo un viale lungo il quale gli alberi ci indicano la strada e gentilmente ci fanno ombra. Come un lampo all'improvviso, il sole ci colpisce e ci illumina una scena alquanto affascinante, un'immenso stagno decorato solo da lunghe canne e all'interno di esso una grande macchia rosa. Il tempo di mettere a fuoco e vedo decine e decine di fenicotteri rosa, eleganti e imponenti, dall'aspetto quasi fragile su quelle loro lunghe e sottilissime zampe, ma così decisi nel muoversi. Rapidamente muovono le loro zampe e affondano la testa nell'acqua alla ricerca di cibo. Dopo questo spettacolo a cui avremmo dedicato ore ed ore riprendiamo la strada verso la palestra. I nostri occhi e il nostro cuore sono già densi per questi prime emozioni mattutine.
mercoledì 20 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (7)

Un raggio di sole entra dalla porta/finestra. La notte è passata, è mattino presto, ancora molto assonnati Sergio si alza, io rimango ancora 5 minuti a letto, con gli occhi ancora semichiusi usciamo nel cortile, è dicembre ma non curanti della temperatura, con addosso giusto una t-shirt facciamo il giro dello stabile ed entriamo in una grande stanza. Indubbiamente l'ordine non la fà da padrona, mi ritrovo davanti ad una cucina alquanto fatiscente ed un secchiaio pieno fino all'orlo, scorgo un'altra stanza dove c'è un grande tavolo di legno. Good Morning, Bounjour salutiamo persone mai viste, sono ragazzi più giovani, chi stà bevendo la sua tazza di caffè non certo italiano, chi davanti ai fornelli si scalda il latte. Conquistato il nostro fornello, si questa è la parola giusta,ci facciamo una specie di caffelatte, pane, marmellata, cioccolato questa è la nostra colazione, seduti in quella stanza, più che parlare ognuno di noi raccoglie pensieri, alcune parole sono solo suoni. Non sono teso, ne nervoso ma sicuramente curioso voglioso di inziare questa giornata così diversa dal solito. Puliamo e siamo pronti. Tornati alla nostra camera preparo il mio zaino con le macchine fotografiche, Sergio si mette una tuta questa mattina si và in palestra c'è la preparazione atletica. Siamo pronti Paul bussa alla nostra porta il furgone bianco è acceso, la nostra giornata inizia sotto uno splendido sole ed un terso cielo blu.
martedì 19 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (6)

Finalmente arrivati, finalmente scendo, il ragazzo in giallo come una boa in mezzo al mare mi ridà vitalità e la sua voce in italiano mi fà sentire meno spaesato, in un posto dove non conosco. Una grande vetrata davanti a noi, entriamo in una prima sala, aldilà di una seconda grande vetrata c'è un'immensa sala bianca con dei tavoli. A sedere scorgo una figura scura, i miei occhi riprendono lucidità dopo tanta stanchezza, quella figura seduta si volta, un grande sorriso e due occhi pieni di entusiasmo e felicità mi abbracciano, è Sergio. Sono passati pochi secondi e sono già proiettato in una nuova dimensione, sono al CEM, ho aperto il mio portatile, controllo la posta, scambio due parole con i presenti, mi sento a casa, di fianco a persone che parlano inglese e francese, mi sento quasi stranamente a mio agio. Fino a pochi istanti fà ero stanco e spaesato, un'aria nuova passa attraverso i miei polmoni. Di li a poco ce ne andiamo, mi rimetto in macchina e seguo il furgone bianco con la scritta Bologna in Oceano come un faro nella notte. Dopo alcuni minuti arriviamo ai nostri alloggi, una piccola stanza quasi spoglia, ma densa di pensieri che diventa ben presto la nostra piccola base. Stanchi, ma felici appoggiamo la testa sul cuscino, i nostri pensieri sono la nostra cantilena, domani sarà una grande giornata.
lunedì 18 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (5)

E finalmente si parte, grande entusiasmo e curiosità, una luce negl'occhi come quella di un bambino quando riceve un nuovo gioco, il viaggio sarà lungo, ricco di pensieri. Destinazione La Grande Motte in Camargue. Sono le 10 di un assolato dicembre la temperatura è giusta per viaggiare. Un'abbondante colazione e poi si imbocca l'autostrada, sono 850 i km che ci separano dalla meta, siamo soli in compagnia come sempre di buona musica. Attraversemo l'Emilia per giungere poi in Lombadia, fare un piccolo pezzo di Piemonte e sbucare in Liguria poi via verso la Costa Azzurra, attraverseremo la Provenza e finalmente giungeremo in Camargue. Stiamo viaggiando da ore siamo giunti in Lombardia e il sole della partenza ci ha lasciato per una fitta nebbia, facciamo una sosta pranzo in un desolato e nebbioso autogrill con grossi cumuli di neve. Fà freddo un buon caffè e si riparte. Il viaggio continua, ed arrivati in Liguria ci attende nuovamente un bel sole ed una temperatura veramente mite che ci accompagna lungo tutta la splendida Costa Azzurra. Ormai è sera e sempre più stanchi attraversiamo la Provenza e finalmente giungiamo in Camargue. E' buio e solo vagamente possiamo scorgere le famosi paludi ma non sappiamo cosa ci possano riservare l'indomani con un bel sole. Manca poco, imbocchiamo un lungo viale alberato, siamo arrivati a La Grande Motte, grandi palazzi bianchi, strade deserte le luci dei semafori, imbocchiamo una rotonda, sulla strada un ragazzo con giacca e pantalone gialli affianco ad un furgone bianco. Quel furgone bianco con la scritta " BOLOGNA IN OCEANO". Siamo arrivati, stanco ma emozionato entro dentro allo Yacht Club dove mi aspetta Sergio e chissà quali emozioni.
domenica 17 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (4)

E' passato qualche mese da quell'incontro dopo alcune telefonate ed altri brevi incontri Massimo si prepara a partire ! Con grande entusiasmo fervono i preparativi, la borsa con l'attrezzatura fotografica è pronta e dopo qualche indicaziome di Sergio su un abbigliamento idoneo per affrontare il mare a dicembre il giorno della partenza è arrivato, ma quali emozioni lo attendono ? Basta con le parole è il 09/12/2010 sono le ore di 10.00, caricato le borse in macchina, navigatore impostato è l'ora di partire. Buon Viaggio !
sabato 16 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (3)

Massimo e Sergio sono seduti in quel di Bologna davanti ad un caffè. I loro percorsi si sono incrociati e come per incredibile coincidenza si somigliano. Massimo racconta del suo percorso, delle sue difficoltà, di come la fotografia si è evoluta in meglio e in peggio negl'ultimi anni, ma con grande entusiasmo spinto dalla sua grande passione, resistendo a questi cambiamenti continua il suo lavoro, conoscendo ogni giorno persone diverse e divertendosi perchè percorre la sua strada. Sergio racconta di questa sua passione/lavoro la barca a vela. Racconta la sua storia di posti incantevoli, di gente sempre educata e sorridente di gente che vive il mare e che insegue sogni e passioni. Sergio dalla sua inseparabile borsa che contiene di tutto tira fuori un depliant con una foto di una barca La Sua Malenkaya con una scritta sul fianco al quanto originale BOLOGNA IN OCEANO. Si forse potra sembrare strano ma forse in passato tanto strano non lo era visto che Bologna aveva il suo porto e i suoi canali erano navigabili. Ore ed ore a parlare del mare della barca ma anche degl'uomini e di un suo sogno fare una traversata oceanica dalla Francia al Brasile con la sua Malenkaya all'apparenza piccola e fragile di soli 6.50 mt, ma di grande forza di grande carattere insieme al suo indomabile skipper Sergio. Sergio propone a Massimo di andare in Francia per fare delle foto insieme alla sua barca e Massimo accetta !
venerdì 15 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI (2)
Gli anni delle elementari passano in fretta, arriva l'adolescenza, Sergio e Massimo si perdono di vista ognuno di loro prende la propria strada, finiscono la scuola, poi inizia il mondo del lavoro e durante gli anni e vari cambiamenti Sergio diventa un programmatore informatico, chiuso nella sua stanza con grossi terminali, Massimo diventa programmatore meccanico, ma entrambi coltivano sin da piccoli un sogno la Vela e la Fotografia. La svolta, Sergio lascia il suo lavoro, i suoi computer quella stanza senza finestre e l' ottimo stipendio ed investe tutto nella sua Malenkaya una barca a vela di 6.50 mt da Course au Large, Massimo lascia il suo lavoro, quell'ambiente che gli andava stretto, lo stipendio sicuro di tutti i mesi e investe quello che ha in attrezzature professionali. Sergio diventa uno skipper e Massimo un fotografo professionista. Dopo 3 anni dall'inizio della loro nuova vita e dopo 35 anni in cui i contatti si erano persi grazie a Facebook un pomeriggio si incontrano per un caffè. E' l'inizio di una nuova storia
giovedì 14 luglio 2011
DIVENTA CIO' CHE SEI

Vi voglio raccontare una storia, come ogni storia importante parte da molto lontano, era l'anno 1975 e a Bologna in una classe come tante altre c'erano due bambini che si sarebbero reincontrati dopo molto tempo accomunati da uno stesso percorso inseguire il proprio sogno " DIVENTARE CIO' CHE SEI"
Massimo Persiani e Sergio Frattaruolo !
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